1999 - 2019

20 anni

In Mountain Bike

MIKE IRSARA SUPERSTAR... E LE DEAFLYMPIC ALL'ORIZZONTE

Cellio, ridente paesino abbarbicato su una delle pendici montane che si affacciano sulla sottostante Valsesia, ha ospitato la prima prova di cross country e la prova di Duathlon, quest’ultima valida anche per l’assegnazione del titolo di Campione Italiano Fssi.

Con questa, siamo alla 14^ edizione consecutiva della nostra amata challenge. Certo, gli anni passano per tutti ed il livello partecipativo ovviamente ne risente, ma gli agguerriti bikers più o meno stagionati, che ancora calcano i sentieri e le mulattiere, con le loro straordinarie prestazioni tecniche, sono a ricordarci che la passione è un propellente eccezionale che ci fa continuare a soffrire pur di non arrenderci all’evidenza del tempo che passa. Osservandoli pestare sui pedali con ardore e fatica, sembra che il tempo per loro si sia fermato..

 

Le gare a Cellio sono state organizzate, i giorni 11 e 12 maggio dal Gruppo Sportivo Silenzioso di Ancona, con il determinante appoggio del Gruppo sportivo Valle Cellio e della locale Pro Loco.

Organizzazione perfetta di entrambe le gare, grazie ad un degno spiegamento di volontari e mezzi di appoggio e di soccorso. Molto belli e tecnici entrambi i percorsi, che offrivano ampi scorci panoramici sulle più alte vette alpine.

La gara di Duathlon, sul percorso “sprint” ( 3 km corsa, 15 km mtb e 1,5 km. corsa) ha visto il successo del giovane Paolo di Florio, portacolori del G.S. Comitti di Roma. Alle piazze d’onore troviamo Max Scannavini di Modena e… udite, udite… il neo pensionato Alex Cusini di Bolzano. Dei 18 iscritti, 14 sono riusciti a terminare la prova che è risultata alquanto dispendiosa nella parte dedicata alla mtb.

Il cross country, su un tracciato piuttosto ostico con alcuni tratti assai impegnativi, e delle discese veramente tecniche, ha visto sfrecciare primo sul traguardo Luigi Cucco, alla sua 13^ vittoria in Deaf Mtb Cup. Poco indietro è arrivato Patrizio Savioli staccatosi dal leader solo nelle battute finali.

Molto in ritardo di preparazione il campione in carica Monaco, comunque capace di agguantare la terza posizione e salire sul podio.

Al termine delle gare, si sono svolte le premiazioni alla presenza del vice sindaco di Cellio, che per l’occasione si è pure messo a disposizione come volontario nell’organizzazione dei percorsi.

Molto bella la maglietta celebrativa che il G.S. Ancona ha donato, unitamente ad un sostanzioso pacco gara, a tutti i partecipanti.

 

Per la seconda prova ci siamo trasferiti dalle Alpi alle Dolomiti. Baselga di Pinè, che già abbiamo conosciuto qualche anno addietro, ha fatto da scenario alla cronoscalata di sabato 8 ed alla seconda prova di cross country domenica 9 giugno, organizzate dal G.S.S. Trentini.

La cronoscalata, del sabato pomeriggio si è svolta sotto un tempo da tregenda. Un bel sole ha accolto i partecipanti alla partenza, ma era solo un’illusione: dei nuvoloni neri non promettevano nulla di buono. Pronti, via. Parte il primo concorrente, e scende la prima goccia di pioggia. Parte il secondo, ed un’altra goccia, che diventa presto una pioggerellina fastidiosa, poi un’innaffiatina, seguita da un acquazzone, una cascata d’acqua e, ciliegina sulla torta, da metà gara in poi una grandinata con il suo continuo martellare di chicchi ghiacciati. Il tracciato (molto bello, anche se impegnativo per la verità) è trasformato in un fiume in piena, che si riusciva a stento a vedere. Oltre alla fatica dell’ascesa in quelle condizioni ( 5 km, con 500 mt. di dislivello) quello che ha dato il colpo di grazia è stata la successiva discesa con gli indumenti fradici, le mani ed i piedi ghiacciati. Fortunatamente non si è assistito a nessun principio di assideramento. Finita la gara, ed arrivato in cima l’ultimo concorrente, guarda te bellezza… un bel sole fa capolino fra le montagne. La gara è stata vinta da uno straordinario Mike Irsara, in stato di grazia che ha messo in fila Monaco e Collina. Renate Telser, 5^ assoluta (maschi e femmine comprese) ha pur lei dato dimostrazione di un invidiabile stato di forma.

Domenica 9 giugno, i giganti di pietra di Segonzano hanno assistito divertiti alla gara di cross country. Il tracciato, non eccessivamente tecnico e filante, a detta di alcuni non era adeguatamente segnalato ed infatti diversi concorrenti hanno sbagliato percorso, e sono stati giustamente squalificati. Certo, potevano prestare maggior attenzione ai segnali, ma anche la Società organizzatrice poteva/doveva rendere più chiare le indicazioni.

La gara ha offerto interessanti spunti tecnici ed agonistici al D.T. Fssi Malacarne. La sorpresa è stata la vittoria di Mike Irsara che ha bissato il successo del sabato. Facendo gara sempre di testa dall’inizio alla fine ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di aver raggiunto la piena maturità tecnica ed agonistica ed entra di diritto fra i “Big” delle ruote grasse silenziose. Nella gara si è lasciato alle spalle Cucco (vincitore a Cellio) ed un Monaco in ripresa rispetto all’ultima gara, ma ancora distante dai suoi standard di rendimento.

 

Le Deaflympic si avvicinano… manca poco più di un mese. Malacarne può calare il poker da portare a Sofia: Cucco, Irsara, Monaco e Savioli (rigorosamente in ordine alfabetico). Ho appreso che Cucco intende partecipare, oltre alle prove di mtb, anche a quelle su strada. Opzione errata, secondo me. Troppo dispendio di energia. Avendo la squadra di mtb degli ottimi elementi, secondo il mio modesto pensiero Cucco farebbe bene a dedicarsi soltanto alle prove su strada, tralasciando la Mtb. Spero che il DT recepisca questo messaggio e si adegui di conseguenza. Lo scrivo e lo ribadisco: Mike Irsara è attualmente il biker più in forma, e sarebbe un delitto non portarlo ai Deaflympic di Sofia. Per quanto ha fatto in tutti questi anni, sarebbe per lui anche un premio alla carriera. Già ha dovuto ingoiare l’amaro boccone della mancata partecipazione agli Europei Edso dell’anno scorso. La storia deve ripetersi? Ma per favore, cara Fssi, se vuoi riacquistare credibilità (ormai del tutto persa dopo le dimissioni della Presidente) dai ascolto a chi segue con competenza la mtb silenziosa da oltre 20 anni.

Le Deaflympic   sono la massima competizione mondiale dei sordi. Tutto il mondo sportivo silenzioso è concentrato su questo evento. E’ giusto che vi partecipino i migliori sportivi, quelli che si sono maggiormente impegnati verso questo obiettivo.

Le Defalympic sono dietro l’angolo e …. Non si sa ancora nulla. Né chi andrà, né come sarà formata la nostra nazionale, le nostre squadre, chi saranno i nostri portacolori ed i nostri dirigenti. Nulla di nulla.

Sul sito Fssi non c’è nessun accenno a queste Deaflympic, nessun accenno alle selezioni, ai raduni, ai programmi. Nulla di nulla.

Nessuna comunicazione la Fssi ha dato alle Società, né con la posta dedicata (aruba mail) né con messaggi sul sito, sui social network, o altro.. Nulla di nulla.

Se il compito del sito Fssi (www.fssi.it) è quello di informare, diciamolo chiaro che ne abbiamo piene le palle di calcio, calcio a cinque, calcio over 30, calcio over 40, calcio over 50, calcio sulla sabbia, calcio balilla.

L’italia del calcio manco partecipa ai Deaflympic, e le ultime uscite calcistiche sono risultate alquanto catastrofiche, e diciamolo anche vergognose (leggi squalifica Edso ai dirigenti..)

Non potrebbe la Fssi dedicare più spazio a quelle discipline che saranno rappresentate e che hanno maggiori possibilità di medaglia (mtb, nuoto, arti marziali…)?

Troppo difficile?